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P.E.D. 2019/2020: “CON LEONARDO… LIBERA IL GENIO CHE C’E’ IN TE!”

In quest’anno scolastico un genio accompagnerà i bambini durante il loro percorso di apprendimento: Leonardo da Vinci, inventore, artista e letterato italiano. Nel V centenario dalla sua scomparsa, vogliamo avvicinare i bambini alla scoperta di un uomo straordinario che li guiderà nello sviluppo di IDENTITA’, AUTONOMIA, COMPETENZA E SENSO DI CITTADINANZA (Indicazioni per il curricolo 2012).

Il genio di Leonardo, nella sua unicità e irripetibilità, farà scoprire ai bambini le loro potenzialità, le loro caratteristiche peculiari, mostrandoci che noi tutti siamo speciali, ma abbiamo bisogno di riconoscere i nostri talenti e di vedere rispettate le nostre originalità.

La scuola dell’infanzia è proprio il luogo speciale dove può compiersi l’incontro tra il Sé, portatore di storie uniche, personali e famigliari e l’Altro inteso come possibilità di crescita, scambio e comunicazione.

La nostra scuola con Leonardo vuole essere quanto mai una scuola inclusiva che abbraccia tutti i bambini e tutte le famiglie ricche nelle loro diversità, una scuola dove è bello imparare perché Leonardo ci mostrerà  il suo profondo amore per il sapere e la sua sete di conoscenza che è stata inesauribile. Mostreremo un Leonardo che è stato un bambino come i nostri bimbi caratterizzato da curiosità e vivacità, un bambino che è cresciuto superando difficoltà e facendo leva sulle proprie capacità ha trovato la propria strada nel mondo.

La nostra scuola vuole essere attenta alle esigenze dei bambini sempre più portatori di sensi e significati che vanno conosciuti, ascoltati e rispettati e su cui costruire i mattoncini di un apprendimento di qualità garantito dalla nostra presenza e dallo scambio comunicativo con voi genitori che ci offre un feedback rispetto al nostro agire educativo. I bambini avranno la possibilità di crescere nella conoscenza e nella consapevolezza di sé grazie al lavoro in sezione ricco e curato e grazie ai diversi laboratori che si configurano come spazi per fare e per essere in contesti stimolanti e diversi.

Come insegnanti sentiamo di far nostre le parole scritte nelle Indicazioni per il curricolo (2012) “impegnandoci ad accogliere, valorizzare ed estendere le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini creando occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo”.

Vogliamo trasmettervi e trasmettere quella passione per il sapere che ha sempre contraddistinto Leonardo da Vinci consapevoli che, nonostante siano passati 500 anni dalla sua scomparsa, il suo atteggiamento (da ricercatore, analista e osservatore), le sue creazioni e le sue produzioni artistiche continuano a sorprenderci e ad essere utili nel lavoro quotidiano con i bambini nella speranza di poter contribuire alla crescita di bambini, futuri adulti, che, consapevoli delle loro potenzialità, potranno contribuire a loro modo per un mondo migliore senza dimenticarsi mai dei più deboli ai quali tendere una mano sempre.

“Mi piacerebbe tanto inventare
Le braccia con le ali per volare
E volteggiare come un aquilone,
Sul traffico che ingorga la città.
Sarebbe una bellissima invenzione
Crear l’ombrello col termosifone.
Ai sottozero più non penserei
E il raffreddore più non prenderei.

Se fossi Leonardo
Quante cose inventerei,
Ma non per me soltanto,
Anche per gli amici miei.”

1°UNITA’ D’APPRENDIMENTO: “…CON I BACI DI MAMMA”     (settembre)

L’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre speciale: ci sono “mani che lasciano, mani che prendono”.

Ogni passaggio è un passaggio ad altri luoghi ad altre persone, ad altre regole e ritmi di vita, un passaggio che produce ”spaesamento”, distacco, perdita. Dal modo in cui il bambino riesce a superare i suoi primi distacchi si elaborano sicurezze per la vita futura e si costruiscono salde fondamenta dell’identità” ( R. Bosi).

Accoglienza ed ambientamento per noi vuol dire mettersi a disposizione dei bambini e delle loro famiglie per permettere a ciascuno di vivere pienamente il tempo scuola in un clima di fiducia reciproca.

Con questa prima Unita d’apprendimento, abbiamo concretizzato l’ingresso dei bambini nell’ambiente scolastico attuando quella pratica che viene definita “ACCOGLIENZA o AMBIENTAMENTO” coinvolgendo i bambini e le loro famiglie.

L’ingresso alla scuola dell’infanzia rappresenta un nuovo cambiamento e una nuova fase nella vita del bambino, dal momento che, in questo caso, si tratta di acquisire la capacità di gestire una separazione dall’ambiente famigliare e soprattutto dai genitori, di inserirsi nell’ambiente scolastico, di conoscere altri bambini e di instaurare un legame di fiducia e affetto con un nuove figure.

Per molti bambini piccoli questa è la “prima” esperienza nel sociale al di fuori dell’ambito familiare; per altri che provengono dall’asilo Nido o da altre Scuole dell’Infanzia, è comunque una “nuova” avventura e, per i medi e grandi, anche se al secondo e al terzo anno di frequenza, è una” diversa” storia da vivere insieme.

Per tutti entrare o ritornare a scuola significa intraprendere un processo di costruzione di nuovi vincoli, investire emotivamente per riuscire a “star bene” nel nuovo ambiente, costruire nuovi rapporti di fiducia con adulti diversi dai propri genitori ed accettare l’ambiente scolastico come luogo sicuro e accogliente al pari della propria casa.

L’obiettivo primario che ci siamo posti per questa prima Unità d’apprendimento è quella di far sì che la scuola dell’infanzia rappresenti per i bambini la loro nuova casa, un ambiente nel quale si sentano compresi, accolti, sicuri e protetti.

Vogliamo essere dei buoni padroni di casa, accogliendo nel migliore dei modi i nostri piccoli ospiti perché è solo in questo modo che ritorneranno ogni mattina a scuola con il sorriso.

Il periodo dedicato all’accoglienza ha coinvolto tutte le componenti della scuola: bambini, genitori, insegnanti con la messa in atto di pensieri e azioni che hanno facilitato e agevolato il positivo ingresso dei bambini alla loro prima esperienza nella Scuola dell’Infanzia.

Questa prima unità d’apprendimento è stata elaborata e vissuta prevedendo, nell’accogliere, la soddisfazione dei bisogni fondamentali dei bambini, la cura, la sicurezza con il contatto fisico e la fiducia, il rispetto dei ritmi d’apprendimento in una dimensione collettiva nel gioco e nella gestione degli spazi, ma anche individuale nello stare e nel giocare, dove trovare calma e tranquillità.

In particolare, elementi essenziali sono stati:

  • la CONDIVISIONE  tra insegnanti e genitori del “pensiero accogliente”
  • la PREDISPOSIZIONE DI SPAZI D’ACCOGLIENZA in atrio, salone e in sezione
  • i TEMPI D’ACCOGLIENZA GRADUALI.

“Con i baci di mamma” si va a scuola…

I baci di mamma e di papà sono importantissimi, segno di un contatto, pelle a pelle, che nasce con la nascita e rimane (si spera) nel corso della crescita. Dare un bacio al proprio bambino significa manifestargli il proprio affetto che è quantomai importante soprattutto nei momenti delicati dello sviluppo come si configura l’inserimento alla scuola dell’infanzia. Un bacio che deve essere delicato, non troppo invadente, magari accompagnato da un abbraccio e da parole delicate sussurrate tra occhi lucidi e trepidanti e orecchie protese all’ascolto.

La storia di Zeb e la scorta di baci (M.Gay) ci è stata utile per poter lavorare in modo sereno e delicato sul distacco. Zeb è una piccola zebra che deve partire per una vacanza senza i suoi genitori.

Noi abbiamo un po’ modificato la storia e fatto si che il piccolo Zeb si stesse preparando per iniziare la scuola dell’infanzia con tutto ciò che questo nuovo inizio comporta. Zeb si sente un po’ spaesato e intimorito e quindi la sua mamma ha un’idea geniale, crea una scatola dove riporre i suoi baci e quelli di papà stampati su carta. I vostri bambini arrivati a scuola con voi hanno conosciuto Zeb e scoperto che i baci di mamma e papà sono veramente magici perché quando mamma e papà non ci sono, avere qualcosa di loro li rende più vicini e la tristezza va via. Ecco il senso della famosa “scatola” che avete costruito, riempito e colorato i primi giorni.

Entrare a scuola significa anche conoscere un ambiente nuovo, per questo motivo, nei giorni successivi, i bambini hanno esplorato lo spazio scolastico accompagnati dalle proprie insegnanti e da Martina e Gabriella che in ogni luogo hanno mostrato, attraverso scenette e conversazioni guidate, le regole per utilizzare lo spazio nel modo corretto. Scuola è anche relazioni e amicizie quindi, per i vostri bambini è stato importante trovarsi e ri-trovarsi con i propri amici, i bambini fanno parte di una sezione ma tutti si conoscono e tutti siamo amici! Abbiamo imparato il girotondo dell’amicizia e lo abbiamo ballato insieme piccoli, medi e grandi scoprendo la bellezza e la ricchezza di sguardi reciproci e di carezze delicate.

Avvicinandoci alla festa dei nonni (2 ottobre) i bambini hanno creato e colorato il loro albero genealogico scoprendo che i nonni sono importantissimi nella loro vita, non vediamo l’ora di festeggiare con voi durante la festa dei nonni il 6 ottobre per cantare insieme e gioire per l’inizio della scuola e per i nonni Angeli custodi della nostra quotidianità!  L’Angelo custode che veglia su di noi ogni giorno, proteggendo ogni nostro passo è un po’ come i nostri nonni che ci vogliono bene e ci accompagnano con amorevolezza e dolcezza nel nostro cammino, quindi quando ricordiamo e preghiamo il nostro Angelo custode pensiamo e preghiamo anche per i nostri nonni.

Venerdì 4 ottobre i bambini scopriranno la figura di San Francesco, un uomo speciale, amico del Creato e vicino a Gesù. La sua figura ci accompagnerà per qualche settimana aiutandoci a avvicinarci alla Parola di Dio e alla Creazione.

Seguiranno nel corso dell’anno le successive unità d’apprendimento seguendo l’avvicendarsi delle stagioni e delle festività introdotte da nostro compagno di viaggio Leonardo.

2°UNITA’ D’APPRENDIMENTO: “LEO BAMBINO CURIOSO ALLA SCOPERTA DELL’AUTUNNO E DELLA CURA DI SE’” – “LEO, IL GENIO DEL VOLO”   (ottobre e novembre)

Conosciamo il piccolo Leo con la sua mamma che ci introduce nella stagione dell’autunno con tutte le sue caratteristiche.

3°UNITA’ D’APPRENDIMENTO:”LEO ED IL CLIMA NATALIZIO”  (dicembre)

Il piccolo Leo scopre nel suo paese Vinci le novità e le meraviglie del Natale (luci, suoni, colori, profumi,…)

4°UNITA’ D’APPRENDIMENTO: “VINCI, LA MIA CITTA’ INNEVATA” – “LEO PICCOLO ARCHITETTO ED INGEGNERE” (gennaio e febbraio)

Il piccolo Leo si diverte per le strade del suo paese con giochi sulla neve scoprendo ed ammirando le meraviglie e le caratteristiche dell’inverno.

5°UNITA’ D’APPRENDIMENTO: “LEONARDO DA VINCI IL PITTORE COLORA LA PRIMAVERA E RISVEGLIA IL GENIO CHE C’È IN TE” – “LEONARDO DA VINCI PITTORE ED INVENTORE” (marzo e aprile)

Con il risveglio della natura a primavera scopriremo il genio di Leonardo che ci farà scoprire i nostri talenti.

6°UNITA’ D’APPRENDIMENTO:”LEONARDO DA VINCI IN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI PROFUMI DELLA NATURA E DEL MONDO “ – “LEONARDO ESPLORATORE”  (maggio)

7°UNITA’ D’APPRENDIMENTO:”LEONARDO LASCIA UN SEGNO TRA SCRITTURA E PENSIERO” – “LEONARDO SCRITTORE” (giugno)

PROGETTO RELIGIOSO

“IL NOSTRO TESORO…SEI TU!”

Abbiamo scelto di chiamare la nostra progettazione relativa l’insegnamento della religione cattolica in questo modo per il desiderio di focalizzare l’attenzione dei bambini sulla figura di Gesu’. Vorremmo, attraverso questo percorso religioso, trasmettere ai bambini l’importanza di avere qualcuno su cui si può sempre contare, qualcuno che c’è sempre, che bisogna cercare e incontrare come si fa con gli amici veri, qualcuno che si chiama Gesù e che si offre a noi come segno indelebile attraverso la sua vita, le sue parole e le sue gesta. Gesù che è un amico e un maestro eccezionale perché unico, coerente, chiaro, amorevole, caratteristiche quanto mai necessarie per poter essere credibili agli occhi dei nostri bambini. Un maestro che interroga più che dare risposte, un maestro che a volte ci lascia con interrogativi: “Ma voi chi dite che io sia?” Mt 16, 15.  Per conoscerlo useremo il Vangelo che racchiude vita, gesta e parole di Gesù trasmesse dai suoi amici speciali gli evangelisti, e ci faremo raccontare di Lui da chi gli ha dedicato la vita e da chi lo ha amato (San Francesco), inoltre capiremo dove e come incontrarlo. Vangeli e Bibbia saranno gli strumenti indispensabili per questo viaggio da fare insieme anche se ci faremo aiutare da altri testi, video e musiche per pregare e avvicinare i bambini ai contenuti importanti e agli obiettivi didattici.

Nello specifico il progetto annuale verterà sulle seguenti unità di apprendimento:

  1. Un amico speciale che ha trovato in Te il Tesoro: San Francesco (ottobre): i bambini conosceranno San Francesco e scopriranno che i Santi sono amici speciali di Gesù che hanno deciso di vivere seguendo gli insegnamenti soprattutto il più importante: amatevi gli uni gli altri. 
  2. Il tesoro del Creato (novembre): riprendendo la figura di S. Francesco, scopriremo insieme a lui la bellezza del creato, dono di Dio Padre da amare e rispettare per il bene di tutti e toccheremo il tema della Creazione e ci sentiremo speciali perché facciamo parte di un progetto meraviglioso;
  3. Il tesoro dell’Attesa e della Venuta (dicembre-gennaio): avvicineremo i bambini al momento del Natale sottolineando l’importanza dell’Attesa e del mettersi in cammino per saper accogliere con la giusta preparazione (del cuore e della mente) la venuta di Gesù. Per capire meglio cosa ciò vuol dire inizieremo con la figura dei magi, i sapienti che dall’Oriente sono partiti, messi in cammino riconoscendo la Stella. Ci prepareremo all’Attesa e alla Venuta mediante letture e drammatizzazioni di brani evangelici di Luca (Lc 1, 26-30 e Lc 2, 1-20) che ci aiuteranno a preparare il nostro cuore per accogliere Gesù;
  4. Il tesoro dei Tuoi insegnamenti (gennaio-febbraio): Il discorso della montagna (Mt 5, 1-12), parabola del tesoro nascosto, la perla preziosa e la rete (Mt, 13, 44-48).
  5. Il tesoro della risurrezione (marzo-aprile): avvicinare i bambini alla conoscenza degli eventi di passione, morte e risurrezione di Gesù cogliendone il messaggio e i segni.
  6. La Chiesa, il tesoro dell’essere comunità (maggio): capire che la Chiesa siamo noi che ci incontriamo per pregare in un luogo fisico speciale in un giorno specifico. Dedicare del tempo per conoscere Maria, un tesoro di mamma, nel mese a lei dedicato la scopriamo e la preghiamo.

I LABORATORI

Il laboratorio è uno spazio strutturato e attrezzato per una determinata attività che prevede il coinvolgimento del bambino mosso da interesse e motivazione al fare, ricercare e sperimentare, riflettendo sulle esperienze: imparare facendo, perché nel laboratorio la parola chiave è il “fare” concreto dei bambini nei suoi diversi aspetti e scopi:

  • fare:  legato ai materiali, agli strumenti, alle azioni, ai gesti,
  • fare: per conoscere attraverso recettori sensoriali,
  • fare: in una dimensione cooperativa e di socializzazione con la suddivisione di compiti in base alle abilità richieste,
  • fare: per stimolare il pensiero,
  • fare: per porsi problemi e cercare soluzioni,
  • fare: per riorganizzare conoscenze acquisite.

Si punta, quindi, ad un intervento che stimoli il bambino a pensare a ciò che sta facendo e ad acquisire consapevolezza delle proprie azioni, per acquisire abilità cognitive, a conquistare il saper fare: un’esperienza significativa per chi la vive, sia dal punto di vista motivazionale che educativo.

Il laboratorio diventa in questo modo un “luogo privilegiato” di apprendimento in una dimensione operativa, cooperativa e costruttiva.

 Abbiamo programmato  fino a dicembre questi laboratori:

– attività psicomotoria per tutti i bambini

– laboratorio di igiene “PuliAMOci!” per tutti i bambini

– “LIBROLINO” per tutti i bambini

BAMBINI GRANDI:  Laboratorio “FORME IN ARTE”

Laboratorio “IO SONO…QUINDI POSSO…A PICCOLI PASSI NEL      MONDO DELLA SCUOLA” con libro operativo e quadernone

                                    Laboratorio di INGLESE

  Laboratorio di TEATRO

BAMBINI MEDI:  Laboratorio “GIOCO-SCOPRO-IMPARO”

       Laboratorio “FORME IN ARTE”

                               Laboratorio di INGLESE

       Laboratorio di TEATRO

TUTTI I LABORATORI INIZIERANNO DA LUNEDI’ 7 OTTOBRE PER CUI:

  • TUTTI I BAMBINI INDOSSANO IL GREMBIULE
  • TUTTI I BAMBINI PORTANO A SCUOLA I CALZINI ANTISCIVOLO ALL’INTERNO DI UN SACCHETTINO CON NOME E COGNOME

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ PSICOMOTORIA

“CON IL CORPO POSSO…”

“Secondo me è impossibile sapere di conoscere tutta me stessa,

perché comunque te stesso non è sempre uguale, continua, continua, continua…”

“Mi interrogo spesso sui limiti del nostro diritto a educare

 che dovrebbe essere sempre (…) un portar fuori e non un portar dove vogliamo noi”

I bambini pensano grande”     (F. Lorenzoni)

Usare il corpo, usare il corpo per comunicare, apprendere, giocare, muoversi, entrare in contatto e conoscersi. Il corpo protagonista o meglio, il bambino con il proprio corpo come protagonista del proprio cammino di apprendimento. Un corpo che ha infinite potenzialità che vanno scoperte, un corpo che va rispettato e amato per com’è per poter rispettare e amare l’altro da sé.

Il percorso di attività psicomotoria di quest’anno vuole incentrarsi sulla scoperta. E la scoperta si sa è qualcosa che irrompe in un tempo e in uno spazio che diventano speciali. La scoperta si cela di fronte a occhi che aspettano trepidanti. Per creare questo clima di attesa e entusiasmo di fronte alla scoperta delle nostre infinite possibilità la programmazione di quest’anno sarà molto…a maglie larghe. Lavoreremo con  materiali psicomotori strutturati (cerchi, bastoni, palle, coni, cubotti…) e poco strutturati (carta velina, carta crespa, carta delle uova di Pasqua, teli…) per scoprire, scoprirci e stupirci. Il materiale indispensabile, quello di cui non potrei fare a meno in ogni incontro, di cui ogni bambino è portatore a volte inconsapevole, è la fantasia. E la fantasia si esprime anche nel gioco motorio e nell’utilizzo del proprio corpo in modo espressivo.

Creeremo dei giochi per sviluppare le diverse competenze motorie su cui lavoreremo con tutti i bambini durante l’anno che sono:

  • la manualità: afferrare, lanciare, usare le mani per utilizzare oggetti psicomotori
  • la mobilità: riguarda il saper muoversi nello spazio con camminate, corse, strisciate
  • l’equilibrio: statico e dinamico, attivo e passivo.

Ci saranno inoltre incontri psicomotori dedicati alle caratteristiche delle stagioni nei quali i bambini scopriranno un salone diverso, magico; e ci saranno incontri speciali volti, attraverso il gioco motorio, all’acquisizione di specifiche competenze connesse ai prerequisiti per l’apprendimento logico-matematico e della letto-scrittura. In questo modo l’attività psicomotoria si connette al lavoro in sezione. E’ doveroso sottolineare che vi è sempre un pensiero educativo condiviso e uno scambio con le insegnanti di sezione.

Le attività proposte saranno libere (quando il bambino ha totale libertà di scelta), semistrutturate (quando propongo il gioco ma lascio libertà di esecuzione) e strutturate (se le regole sono chiare e i bambini devono seguire ciò che viene detto loro); la scelta dei giochi e della modalità di proposta degli stessi avverrà in base all’età dei bambini e alle caratteristiche del proprio gruppo. Proprio perché i gruppi sono molto diversi tra loro e ogni gruppo ha esigenze molto diverse, quest’anno ho scelto di non programmare in modo rigido gli incontri; voglio regalare un tempo per stare, un tempo da riempire insieme con un pensiero e un agire educativo che però ha obiettivi chiari e definiti. Gli obiettivi che mi pongo di raggiungere attraverso l’attività psicomotoria sono i seguenti:

  • essere felici in ambito scolastico
  • imparare che imparare è bello
  • amarsi per come si è
  • imparare a migliorarsi
  • rispettare gli altri, sempre e comunque (e rispettare le insegnanti!)
  • imparare a dire di sé e di ciò che si pensa
  • usare il corpo con consapevolezza e creatività
  • sdrammatizzare su ciò che non si riesce a fare, si imparerà forse e se non sarà possibile non importa non siamo supereroi.
  • imparare che c’è un tempo per fare, ascoltare ed eseguire e un tempo per fermarsi

Come potete immaginare dalla portata educativa, pedagogica e oserei dire esistenziale, questi obiettivi sono a lungo termine e sono importanti per piccoli, medi e grandi…e anche per i grandissimi…

Nello specifico facendo riferimento al’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, nostro personaggio guida queste sono le competenze che mi prefiggo di sviluppare con le tre diverse fasce di età:

PICCOLI:

Impariamo a correre e saltare, camminare ed usare lo spazio, impariamo a stare ed a fermarci.

MEDI:

Impariamo a sentire le emozioni che risuonano nella pancia e ad entrare in contatto con gli altri, impariamo a tendere una mano sempre.

GRANDI:

Impariamo ad usare la testa, a ragionare sui nostri talenti e sulle nostre difficoltà, riflettiamo su come impariamo e su cosa abbiamo appreso, sviluppiamo una “testa ben fatta”.

LABORATORIO “PuliAMOci!”

La Dott.ssa Capissotutto e la sua assistente Jessica Capissoniente presenteranno a tutti i bambini in salone, una volta a settimana, il mercoledì mattina, un progetto ideato e sperimentato con successo relativo al prendersi cura di sé stessi. Il laboratorio prevede un percorso nel quale i primi passi saranno volti a curare e valorizzare il proprio corpo: cura e pulizia della pelle, delle mani, delle unghie,dei capelli, dei denti, del naso. Successivamente le dott.sse aiuteranno i bambini a capire l’importanza del prendersi cura anche dell’interno del proprio corpo e cioè la necessità di un’alimentazione sana e bilanciata. I bambini dovranno dimostrare di aver acquisito conoscenze e competenze in questi ambiti per poter ricevere il diploma di “Igienista Junior” infatti, solo dopo aver dimostrato un buon apprendimento e interesse nei confronti della materia, si potrà procedere con il successivo percorso. Nella seconda parte dell’anno scolastico infatti i bambini accompagnati dalla presenza di numerosi esperti, scopriranno la bellezza del prendersi cura della propria anima e i vari modi per farlo al meglio (attraverso l’arte, la poesia, la musica, la danza, il teatro).

Di seguito la programmazione durante l’annualità scolastica sarà cosi distribuita:

OTTOBRE- NOVEMBRE: CURA DEL PROPRIO CORPO

NOVEMBRE- DICEMBRE: ALIMENTAZIONE

GENNAIO-APRILE: CURA DELL’ANIMA

 “LIBROLINO”

Il libro è uno strumento di conoscenza e veicolo di relazione, è un oggetto da esplorare, una chiave di accesso al mondo dell’immaginazione. È un mediatore, perché la lettura arricchisce e aiuta a conoscere il pensiero degli altri, è un esercizio anche volto alla conquista della capacità di ascoltare e confrontarsi.

Questo laboratorio, gestito in autonomia nel corso della settimana da ogni insegnante, nasce dall’idea di offrire ai bambini l’opportunità di avvicinarsi alla lettura, accrescere in loro il piacere di leggere e di far scoprire il libro come “oggetto speciale” che diverte, appassiona e del quale bisogna averne cura.

Il piacere di leggere nasce, più facilmente, se gli adulti (in questo caso l’insegnante) consentono l’incontro con tanti tipi di libri diversi, se leggono ai bambini e se offrono essi stessi un modello di lettore appassionato. Ciò è molto importante poiché l’avvicinamento al libro induce nel bambino lo sviluppo della creatività, della fantasia e delle competenze cognitive.

La narrazione di storie consente anche di favorire apprendimenti e competenze che avvicinano i bambini alla peculiarità della lingua scritta. La lettura proposta dall’insegnante produce innanzitutto un allenamento all’ascolto di una lingua più complessa e articolata di quella utilizzata nel linguaggio orale; questo induce il bambino a compiere alcuni esercizi di abilità linguistiche e cognitive che sono essenziali per la crescita individuale.

Il progetto prevede che l’insegnante legga libri e albi illustrati ai bambini nella biblioteca della scuola, “La stanza di Librolino”, un ambiente che, per come è arredato, permette di creare un clima di rilassamento che favorisce l’ascolto, la concentrazione e la condivisione di emozioni. La lettura sarà ovviamente una lettura ad alta voce che esercita sul bambino una forte attrattiva. Sarà un momento magico in cui si costruirà il piacere della lettura, la soddisfazione di “leggere insieme” e di scoprire nuovi pensieri emozioni e valori.

Terminata la lettura ci sarà un momento di rielaborazione verbale del racconto: i bambini, guidati dall’insegnante potranno commentare ciò che hanno ascoltato, confrontarsi, definire ed esprimere i pensieri nati durante il racconto.

La narrazione di storie consente anche di comunicare conoscenze ed infondere cultura. Ulteriore obiettivo del progetto è infatti trasmettere attraverso i libri ed il dialogo che si instaurerà, valori e argomenti quali la crescita, la rabbia, l’autostima, l’inclusione, la solidarietà, la diversità, la mondialità.

La lettura verrà utilizzata dunque come strumento per lasciare che i bambini si soffermino sui suoni delle parole e sui loro sensi, inventino mondi personali e collettivi, si lascino suggestionare dalle immagini che accompagnano i testi e si facciano ispirare dal racconto per elaborare storie personali, di modo che l’insegnante potrà restituire loro significati e valori.

Aprire un libro vuol dire aprire una finestra su altri mondi: quello della realtà e quello della fantasia, quello dei sogni e quello delle cose di tutti i giorni.

LABORATORIO: “GIOCO, SCOPRO, IMPARO…”    

Bambini medi

Il laboratorio pensato per i bambini medi promuove un’attenzione graduale ai processi d’acquisizione delle competenze grafiche ma anche percetivo-motorie, cognitive, relazionale e di consapevolezza e stima di sé.

Sarà favorito un approccio integrato in cui tutte le attività didattiche proposte saranno collegate e avranno continuità affinché il bambino possa avere consapevolezza di quanto appreso relativamente a:

disegnare sé stessi, tenere la matita in mano con un’impugnatura ergonomica, copiare semplici tracciati grafici (linee verticali, orizzontali, croci e cerchi) , orientarsi nello spazio foglio, percezione tattile-visiva per arrivare alle attività di pre-grafismo offendo così un’alternanza di attività strutturate che prevedono anche momenti di valutazione iniziale e finale in cui il bambino potrà esprimere ciò che gli è piaciuto di più fare.

LABORATORIO “IO SONO… QUINDI POSSO… A PICCOLI PASSI NEL MONDO DELLA SCUOLA”

Bambini grandi

Scrivere è viaggiare senza bagagli ma con la voce del cuore!”

Questa frase di Salgari pone l’accento su ciò che la scuola dell’infanzia può e deve fare grazie al Metodo Venturelli che è diventato un laboratorio insostituibile nella scuola.

L’obiettivo di tale metodo è infatti quello di portare in modo continuativo alunni di scuola dell’infanzia e primaria ad impadronirsi di corrette abitudini sia di carattere motorio e posturale, sia di tipo strettamente grafico, in particolare per quanto riguarda il pre-grafismo, lo stampato maiuscolo e il corsivo

Il Metodo Venturelli nella scuola dell’infanzia e primaria consente di puntare l’attenzione sul gesto grafico che prepara alla scrittura ed è un metodo che viene considerato anche a livello ministeriale il metodo per eccellenza per lavorare su molteplici aspetti. Proprio per l’importanza che questo metodo sta avendo in ambito scolastico nel territorio italiano, risulta necessaria una formazione specifica che consenta alle insegnanti una buona conoscenza e padronanza del lavoro da fare con i bambini. Due insegnanti, Sabrina ed Elisa, hanno partecipato alla formazione promossa dall’Istituto Comprensivo di Rubano e rivolta sia alle insegnanti di scuola dell’infanzia sia alle insegnanti di scuola primaria, condividendo con il team docenti quando appreso. Il metodo Venturelli se utilizzato e applicato in modo esaustivo, consente la rilevazione precoce di possibili difficoltà dell’apprendimento in quanto nella sua completezza consente di conoscere il bambino negli aspetti comportamentali, motori, di comprensione linguistica, di espressione orale, metacognitivi e verso tutte quelle abilità cognitive che si ritengono prerequisiti agli apprendimenti scolastici.

Con il metodo Venturelli il bambino attraverso il gioco, l’esplorazione, le attività ludiche guidate, la riflessione, il mettersi in gioco possono arrivare ad avere strumenti essenziali per poter entrare nel mondo della scuola primaria da protagonisti, riuscendo ad essere consapevoli delle proprie capacità, cercando di superare i propri limiti, riscoprendo il bello di provare per arrivare ad un risultato soddisfacente. I bambini grandi, con tale metodo di lavoro e apprendimento, vivranno molteplici attività: si partirà dalla scoperta del proprio corpo (in stretta sinergia con l’attività psicomotoria), svilupperanno la motricità fine e le capacità oculo-manuali che consentiranno di colorare in modo uniforme, a scrivere con fluidità segni che poi diventeranno lettere e numeri. Con queste acquisizioni il bambino, padroneggiando il gesto grafico, riuscirà al meglio ad esprimere i propri pensieri. Utilizzeremo come strumenti essenziali il libro dei grandi e un quaderno a quadretti da 1cm, quest’ultimo usato secondo le indicazioni del metodo che consente al bambino di avere un campo visivo e un’esecuzione ottimale.

Il nostro intento? Che il bambino grande, a fine anno, possa “riempire il foglio con i respiri del cuore”, certi che i loro pensieri si esprimano con un gesto grafico fluido e comprensibile.

LABORATORIO “FORME IN ARTE”

Maria Montessori diceva che “il fare, l’agire rappresenta il pensiero stesso”. Il bambino attraverso l’arte impara a conoscere osservare e trovare piacere nel fare, nell’esprimersi, nello sviluppare il sé, il senso del bello avvicinandosi all’arte in molteplici sue forme: la musica, la pittura, la danza, la scultura e il teatro. Il bambino dunque riuscirà con il laboratorio artistico ad avvicinarsi alla realtà incuriosendosi e arrivando ad un coinvolgimento emotivo. Il laboratorio diventa luogo ideale per fare ciò, è un posto dove si va a giocare e lavorare. Nel laboratorio, come spazio, si fanno imprese, esperimenti. In un laboratorio si fanno tante prove perché le idee trovino un posto su cui germogliare.

Bambini medi

Per sperimentare le varie forme d’arte, il filo conduttore del progetto sarà la scimmietta apprendista, guidata dal maestro Leonardo alle prese con i colori primari e la stagione dell’autunno. La scimmietta, insieme ai bambini, scoprirà varie opere, diverse tecniche pittoriche e artistiche, modi diversi di fare musica e di usare il corpo con la musica. L’obiettivo del progetto è di imparare ad esprimere le proprie emozioni, stimolare il processo creativo consentendo ai bambini di esprimersi in libertà e di divertirsi!

Bambini grandi

Le attività proposte ai bambini grandi avranno come filo conduttore un personaggio guida, una scimmietta, la quale nel ruolo di apprendista di Leonardo Da Vinci presenterà ai bambini il libro di Tullet “Un libro”. Dalla lettura del libro i bambini avranno modo di sperimentare una delle tecniche pittoriche più famose, il puntinismo. Attraverso questa tecnica i bambini conosceranno i colori primari e i colori secondari. Dall’utilizzo dei puntini alla sperimentazione delle linee, alla creazione dell’albero della vita Klimt, alla visione delle opere di Kandinskij con le varie forme geometriche, i bambini arriveranno poi a realizzare la loro opera d’arte, liberamente e  creativamente ispirata a queste opere famose. I punti e le linee verranno sperimentati attraverso un gioco motorio durante il quale i bambini danzeranno ascoltando diversi stili musicali e anche attraverso i suoni provenienti dalla natura.

C’era una volta Leonardo grande artista

e una scimmietta apprendista

giallo dipinse il sole che brilla

rosso fece il cielo che scintilla

blu fece il cielo e i mari

aveva usato i colori primari!

LABORATORIO DI TEATRO

Bambini medi e grandi

“DENTRO E FUORI DI ME” – “Il teatro ci fa prendere coscienza della nostra essenza

In questo percorso laboratoriale il teatro sarà lo strumento per ispirare nei bambini comportamenti pro-sociali di inclusione, scoperta dell’altro e di collaborazione reciproca.

Un teatro che è libera espressività con precise regole per tutelare la sana collaborazione, che impegna il bambino a stare con gli altri e gli permette di creare giochi utilizzando la propria immaginazione, creatività e talento. 

LABORATORIO DI LINGUA INGLESE

Bambini medi e grandi

Il laboratorio di lingua inglese sarà caratterizzato da un approccio pedagogico di tipo interculturale per lavorare con i bambini sulla ricchezza delle diversità e della multicultura.

Inclusione è la parola chiave del percorso di inglese per quest’anno scolastico.

Inglese per tutti, tutti per l’inglese

La lingua diventa uno stimolo ad approcciarsi ad un nuovo modo di comunicare.

Obiettivi:

  • educare all’apertura
  • educare al dialogo con l’altro
  • educare al diverso
  • educare al pensiero interculturale

Il tema che ci accompagnerà quest’anno sarà l’AMICIZIA (FRIENDSHIP) e dentro a questa cornice impareremo tante cose divertendoci tantissimo!